Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

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liverpool
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Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

Messaggio da liverpool »

La scelta di Chiesa centrocampista ci dà l'opportunità di rivedere il metodo di definizione dei ruoli. Questa valutazione si è rivelata un errore. Allegri ha schierato Chiesa esterno in un 352 perché la Juve ha vissuto una situazione a dir poco di emergenza, per dare "gamba" ad un centrocampo poco dinamico. Federico Chiesa è perfino incompleto come ala offensiva pura, perché non ha grandi capacita associative. Lui punta l'avversario e punta la porta. Infatti, Chiesa è più una seconda punta che un'ala.
Dunque è un problema di metodo: i ruoli dei calciatori non andrebbero stabiliti sulla base della situazione tattica dell'anno precedente, che è momentanea e contingente, e neppure in base al numero di gol e assist, ma in base alle specifiche caratteristiche tecniche di ogni calciatore. In passato, il "problema" della definizione dei ruoli riguardava quasi esclusivamente i trequartisti, i "numeri 10", per chi come noi gioca al fantacalcio classico, quello storico con i modificatori. Ricordo che perfino Robi Baggio nel 1992 era centrocampista (ma non esistevano ancora i modificatori! :D ). Negli anni successivi, ci sono state diverse discussioni sul maggiore o minore contributo in regia o in attacco dei numeri 10: un anno, mi pare il 2001 o 2002, perfino Totti fu listato centrocampista.
Con la evoluzione del calcio, in fisicità e velocità, e la conseguente scomparsa del trequartista classico, il problema della definizione dei ruoli al fantacalcio classico si è spostato sugli esterni del 433 (centrocampisti o attaccanti?) e soprattutto sugli esterni del 343 o 352 (difensori o centrocampisti?). Qui il problema è più complesso perché andrebbero valutate le caratteristiche tecniche dei singoli, perché ogni calciatore ha skills sue proprie. Gli allenatori, sulla base di queste caratteristiche, danno loro compiti più difensivi o più offensivi e, allo stesso modo, dovremmo farlo noi nell'assegnare i ruoli del fantacalcio.
Se però il confine è labile, cioè se gli esterni hanno compiti praticamente uguali, a quel punto, e solo allora, in ultimissima fase, sarebbe opportuno guardare il contesto tattico di una squadra, con coerenza e uniformità. Faccio due esempi. 1) l'Atalanta gioca con il 343: ha tutti gli esterni con doti difensive, cioè nella loro carriera hanno fatto sempre i terzini: è possibile considerarli tutti difensori? 2) L'Inter gioca con un 352 e in fase di possesso palla gli esterni affiancano gli attaccanti: è possibile considerarli tutti centrocampisti? Dumfries e Cuadrado sono praticamente centrocampisti. Dimarco e Carlos Augusto, benché in passato abbiano fatto i terzini (anche in una difesa a 3) hanno corsa velocità cross e tiro, attaccano più di quanto difendono.
Per quanto riguarda gli esterni alti del 433, per ragioni numeriche (in una lega a 10 si comprano 80 centrocampisti e 60 attaccanti), ormai sono listati tutti attaccanti. Ecco perché la scelta di Chiesa va in controtendenza rispetto al contesto storico. Peraltro in una stagione in cui tornava da un grave infortunio, giocando in serie A solo 6 partite da titolare e altre 15 da subentrato negli ultimi 20 minuti.
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arghami
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Iscritto il: 26 ago 2016, 07:28

Re: Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

Messaggio da arghami »

Nell'altra area del forum, klas è stato molto dettagliato nell'esposizione del metodo di assegnazione dei ruoli, che ho trovato estremamente oggettivo, sebbene cervellotico.
Ogni metodo di assegnazione presterà sempre il fianco a valutazioni opposte: a mio avviso, l'unica svolta potrebbe essere l'introduzione di ruoli più "fluidi", visti più come skill di un calciatore. Mi spiego meglio: Chiesa non deve essere incasellato com ATTACCANTE o CENTROCAMPISTA, ma deve avere delle attitudini a giocare in ciascun ruolo: vale 4 se schierato come centrocampista e 8 come attaccante (e magari 1 come difensore). Numeri tirati a caso ovviamente.

Senza arrivare a un sistema così ambizioso, tornando ai nostri ruoli PDCA, è bene ricordarsi che non cambia molto se Chiesa è centrocampista o attaccante: l'importante è che tutti gli allenatori lo sanno, e il suo prezzo si adeguerà di conseguenza.
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liverpool
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Re: Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

Messaggio da liverpool »

arghami ha scritto: 05 set 2023, 14:46 Nell'altra area del forum, klas è stato molto dettagliato nell'esposizione del metodo di assegnazione dei ruoli, che ho trovato estremamente oggettivo, sebbene cervellotico.
Certo arghami, ovviamente il prezzo cambia, però resta uno squilibrio molto pesante perché non solo una squadra può giocare con 4 punte ma anche porterà i voti con gol al modificatore di centrocampo. Squilibrio ancora più gravoso se si gioca a 8 invece che a 10 squadre. Alla fine il gioco è bello perché è semplice, ecco perché non ci hanno mai sedotto versioni avanzate con moduli cervellotici e applicazioni di coefficienti diversi schierando un difensore da centrale o da laterale , un centrocampista da esterno o ala o trequartista, o un attaccante da ala etc etc
Non ho trovato il post di klas sul metodo di assegnazione dei ruoli. Potresti indicarmi in quale area del forum si trova oppure inviare un link? Così, per curiosità, per provare a capirci qualcosa in più. Grazie.
Klas
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Re: Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

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liverpool ha scritto: 05 set 2023, 12:14 La scelta di Chiesa centrocampista ci dà l'opportunità di rivedere il metodo di definizione dei ruoli. Questa valutazione si è rivelata un errore. Allegri ha schierato Chiesa esterno in un 352 perché la Juve ha vissuto una situazione a dir poco di emergenza, per dare "gamba" ad un centrocampo poco dinamico. Federico Chiesa è perfino incompleto come ala offensiva pura, perché non ha grandi capacita associative. Lui punta l'avversario e punta la porta. Infatti, Chiesa è più una seconda punta che un'ala.
Dunque è un problema di metodo: i ruoli dei calciatori non andrebbero stabiliti sulla base della situazione tattica dell'anno precedente, che è momentanea e contingente, e neppure in base al numero di gol e assist, ma in base alle specifiche caratteristiche tecniche di ogni calciatore. In passato, il "problema" della definizione dei ruoli riguardava quasi esclusivamente i trequartisti, i "numeri 10", per chi come noi gioca al fantacalcio classico, quello storico con i modificatori. Ricordo che perfino Robi Baggio nel 1992 era centrocampista (ma non esistevano ancora i modificatori! :D ). Negli anni successivi, ci sono state diverse discussioni sul maggiore o minore contributo in regia o in attacco dei numeri 10: un anno, mi pare il 2001 o 2002, perfino Totti fu listato centrocampista.
Con la evoluzione del calcio, in fisicità e velocità, e la conseguente scomparsa del trequartista classico, il problema della definizione dei ruoli al fantacalcio classico si è spostato sugli esterni del 433 (centrocampisti o attaccanti?) e soprattutto sugli esterni del 343 o 352 (difensori o centrocampisti?). Qui il problema è più complesso perché andrebbero valutate le caratteristiche tecniche dei singoli, perché ogni calciatore ha skills sue proprie. Gli allenatori, sulla base di queste caratteristiche, danno loro compiti più difensivi o più offensivi e, allo stesso modo, dovremmo farlo noi nell'assegnare i ruoli del fantacalcio.
Se però il confine è labile, cioè se gli esterni hanno compiti praticamente uguali, a quel punto, e solo allora, in ultimissima fase, sarebbe opportuno guardare il contesto tattico di una squadra, con coerenza e uniformità. Faccio due esempi. 1) l'Atalanta gioca con il 343: ha tutti gli esterni con doti difensive, cioè nella loro carriera hanno fatto sempre i terzini: è possibile considerarli tutti difensori? 2) L'Inter gioca con un 352 e in fase di possesso palla gli esterni affiancano gli attaccanti: è possibile considerarli tutti centrocampisti? Dumfries e Cuadrado sono praticamente centrocampisti. Dimarco e Carlos Augusto, benché in passato abbiano fatto i terzini (anche in una difesa a 3) hanno corsa velocità cross e tiro, attaccano più di quanto difendono.
Per quanto riguarda gli esterni alti del 433, per ragioni numeriche (in una lega a 10 si comprano 80 centrocampisti e 60 attaccanti), ormai sono listati tutti attaccanti. Ecco perché la scelta di Chiesa va in controtendenza rispetto al contesto storico. Peraltro in una stagione in cui tornava da un grave infortunio, giocando in serie A solo 6 partite da titolare e altre 15 da subentrato negli ultimi 20 minuti.
Innanzitutto permettimi di puntualizzare una cosa: quella di Chiesa centrocampista NON E' UNA SCELTA. Perché noi non facciamo scelte. L'unica "scelta" che abbiamo fatto risale al 2015 ed è stata quella di affidarci a un criterio oggettivo basato sulle posizioni effettivamente occupate dai giocatori nel recente passato, per desumerne le caratteristiche, tarandolo in modo da ottenere una ripartizione equa delle risorse tra i vari reparti (in termini di presenze con voto). In base a quel criterio Chiesa E' un centrocampista, non abbiamo "deciso" di metterlo lì.

Tu stesso, nel tuo intervento, individui le caratteristiche dei giocatori come base necessaria per l'attribuzione dei ruoli, il problema è: chi le stabilisce? Esistono due vie: una valutazione arbitraria espressa da uno o più soggetti in base alle loro competenze (opinabile per definizione e di complessa applicazione soprattutto per i nuovi) oppure una valutazione oggettiva basata sulle posizioni EFFETTIVAMENTE OCCUPATE in campo in un congruo arco temporale. Noi abbiamo ritenuto preferibile la seconda per vari motivi. Il primo è quello sopra espresso: la ricerca dell'oggettività in contrapposizione all'opinione di un singolo. Ma poi va anche considerato il fatto che i ruoli vengono attribuiti a fine luglio, quando ancora non si ha alcuna garanzia non solo sulle posizioni che i giocatori andranno ad occupare durante la stagione (le amichevoli estive, soprattutto le prime, spesso sono "traditrici" in questo senso e bastano un paio di sconfitte quando si comincia a fare sul serio perché cambino moduli, posizioni dei giocatori o saltino gli stessi allenatori) ma nemmeno sulla loro permanenza in quella squadra, con un mese di mercato ancora davanti.

Ora, Chiesa centrocampista quest'anno rischia di essere la boiata del secolo, sono il primo a dirlo. Ma lo sarebbe stata anche se, in base a una valutazione arbitraria o seguendo gli spifferi di luglio, lo si fosse listato attaccante e poi, al momento del dunque, assecondando i desideri dello stesso giocatore (che non ama giocare da punta) o rendendosi conto che in quel ruolo non funzionava, Allegri lo avesse riportato a centrocampo. Solo che in questo secondo caso non ci sarebbe stato un FATTO OGGETTIVO al quale appellarsi per giustificare l'incongruenza (al netto delle partite giocate nel suo ruolo naturale di ala, Chiesa negli ultimi 3 anni ha giocato da titolare 45 partite a centrocampo e solo 9 da punta, e non solo con Allegri, per altro in due stagioni diverse, ma anche con Pirlo in precedenza), ma avremmo dovuto dire: "scusate, ci siamo fatti infinocchiare da suggestioni estive, credevamo che... ecc. ecc.". Dei due possibili scenari (perché sono entrambi possibili in egual misura), quale è preferibile per la credibilità del gioco? Secondo noi di gran lunga il primo, che almeno non fa figli e figliastri, basandosi su fatti concreti. E il più delle volte fornisce risultati migliori, come abbiamo avuto modo di appurare in questi 8 anni, al netto di qualche inciampo fisiologico che purtroppo va accettato.

Poi, tu dici: "Per quanto riguarda gli esterni alti del 433, per ragioni numeriche (in una lega a 10 si comprano 80 centrocampisti e 60 attaccanti), ormai sono listati tutti attaccanti. Ecco perché la scelta di Chiesa va in controtendenza rispetto al contesto storico". In realtà non sono TUTTI attaccanti. Sono attaccanti quelli che negli ultimi 3 anni, al netto delle partite giocate da prime o seconde punte, non raggiungono il 10% di impieghi a centrocampo (considerando tutte le presenze da titolari in partite ufficiali con qualunque maglia). E quella soglia (il 10%) non è buttata lì a caso, ma tarata proprio sull'esigenza di equilibrare le risorse tra centrocampo e attacco che evidenzi tu. A differenza di tanti suoi omologhi, Chiesa quella soglia non solo l'ha superata nell'ultimo triennio, ma l'ha proprio FRANTUMATA. Ecco perché appartiene a quel novero di esterni offensivi o trequartisti collocati a centrocampo e non in attacco. Come lui ce ne sono tanti altri: Ndoye, Saelemaekers, Oristanio, A. Ibrahimovic , Reinier, Messias, Mboula, Oudin, Strefezza, Chukwueze, Romero, Ciurria, El Shaarawy, Aké, Thauvin... Se li avessimo piazzati tutti in attacco, avremmo avuto una sovrabbondanza di attaccanti a scapito dei centrocampisti. Per questo occorre separare giocatori che nella realtà magari giocano nella stessa posizione, accettando anche il rischio che il nuovo trend in alcuni casi si separi nettamente dalle indicazioni del recente passato. Il che probabilmente accadrà quest'anno con con Chiesa, ma non succede così di frequente, credimi.
Klas
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Re: Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

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arghami ha scritto: 05 set 2023, 14:46 Nell'altra area del forum, klas è stato molto dettagliato nell'esposizione del metodo di assegnazione dei ruoli, che ho trovato estremamente oggettivo, sebbene cervellotico.
Ogni metodo di assegnazione presterà sempre il fianco a valutazioni opposte: a mio avviso, l'unica svolta potrebbe essere l'introduzione di ruoli più "fluidi", visti più come skill di un calciatore. Mi spiego meglio: Chiesa non deve essere incasellato com ATTACCANTE o CENTROCAMPISTA, ma deve avere delle attitudini a giocare in ciascun ruolo: vale 4 se schierato come centrocampista e 8 come attaccante (e magari 1 come difensore). Numeri tirati a caso ovviamente.

Senza arrivare a un sistema così ambizioso, tornando ai nostri ruoli PDCA, è bene ricordarsi che non cambia molto se Chiesa è centrocampista o attaccante: l'importante è che tutti gli allenatori lo sanno, e il suo prezzo si adeguerà di conseguenza.
Hai ragione, è cervellotico. Il problema è che purtroppo, quando nel 2015 abbiamo analizzato i dati storici per "tarare" il metodo sull'esigenza di equiparare le risorse tra i vari reparti (cosa che per altro abbiamo continuato a fare anno dopo anno anche in seguito), ci siamo accorti che spostare semplicemente tutti i trequartisti e gli esterni offensivi in attacco non avrebbe risolto il problema, lo avrebbe soltanto ribaltato: ci sarebbero stati troppi attaccanti e troppo pochi centrocampisti. E se avessimo compensato semplicemente portando a centrocampo tutti i "quinti" (gli esterni a tutta fascia) ci sarebbero stati troppo pochi difensori. Ecco perché ci siamo dovuti inventare un sistema così contorto. Che però, se da un lato richiede un impegno notevole (non è uno scherzo andare a ricostruire le posizioni occupate da tutti i giocatori "borderline" in tutte le partite ufficiali giocate nei tre anni precedenti), dall'altro fin qui ha sempre fornito risultati apprezzabili. Ogni tanto capitano casi come quello di Chiesa e ci si incazza (perché ti assicuro che sono io il primo ad incazzarmi), ma se si guarda al quadro globale lo si accetta e si passa oltre.
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liverpool
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Re: Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

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Ciao Klas, ti ringrazio molto per la risposta. Avevo già letto il post con la spiegazione nell'altra area del forum. E sono assolutamente d'accordo con te, perché mi rendo conto che il principale problema è quello di equilibrare il numero dei calciatori nei reparti.
Premesso che un metodo infallibile non esiste, affidarsi alla VERITA' dei numeri è rischioso, perché annulla la nostra capacità di comprendere, contestualizzare, analizzare e, per fortuna o purtroppo, scegliere.
Detto ciò, è ovviamente necessario affidarsi ad un metodo scientifico per gestire una discreta quantità di dati, ma questo dovrebbe essere solo il primo passo per costruire una base su cui lavorare, le fondamenta su cui far poggiare tutto. Peraltro, lo dico per inciso, anche i numeri non possono oggettivi al 100%. Infatti come è possibile stabilire con certezza la posizione effettivamente occupata in campo da un calciatore? Di certo non vedendo le formazioni sui giornali o internet, perché esse semplificano dinamiche calcistiche molto più complesse. Faccio tre esempi clamorosi. 1) circa venti anni fa, Ciccio Totti fu considerato centrocampista (in un lampo di follia a mio modesto parere) perché? Perché la Roma di Capello giocava (secondo le formazioni che si leggevano sui giornali, che ora e sempre sono fatte in modalità subbuteo) con un 3412, come se la Roma dovesse giocare con Totti dietro Batistuta e Delvecchio. Nella realtà, ovviamente, DelVecchio che faceva il centrocampista molto di più di Totti. Ovviamente, beninteso, nessuno poteva mettere in discussione che Delvecchio, pur con le sue caratteristiche peculiari, fosse un attaccante. 2) Zeman, avanguardista, superoffensivo e integralista del 433. Come a Foggia, così a Roma, per diversi anni, nel tridente accanto a Signori e Baiano (poi Casiraghi nella Lazio) giocava Rambaudi che era considerato giustamente centrocampista. Non a caso, mentre Signori ne faceva 25, lui 3 o 4 gol. Oggi sarebbe attaccante?
3) il tridente della Juve di Allegri: Dybala Higuain e Mandzukic. Come tutti sanno, Mandzukic era il centrocampista aggiunto, ma (giustamente!) come Delvecchio era attaccante, perché quello è. Che facciamo, mettiamo Mandzukic centrocampista o trequartista?

Morale della favola: ogni squadra, anche la più offensiva (è sempre stato così e sarà sempre così) deve trovare un proprio EQUILIBRIO in rapporto alle CARATTERISTICHE SPECIFICHE dei propri calciatori. Questo dato, fondamentale, non si potrà mai vedere sulle formazioni che utilizzano giornali e internet per riassumere i MODULI in campo. I moduli in campo sono semplicistici e indicativi. Per valutare la EFFETTIVA posizione in campo di un calciatore si dovrebbero utilizzare grafici di "match analysis" dove è possibile vedere la posizione occupata dal calciatore, fornito di gps. Ma anche se per ipotesi utilizzassimo questi dati, probabilmente avremmo dati disomogenei e non risolveremmo il problema perché a noi interessa equiparare il numero dei calciatori ai reparti.

Veniamo al dunque:
OBIETTIVO: equilibrare il numero dei calciatori nei reparti

Prima fase - metodo scientifico
Metodo: raccolta dati sulla posizione in campo (cosa vuol dire effettiva?)
Numero calciatori totali in serie A = 600
Composizione ruoli in rosa: 3 portieri 8 difensori 8 centrocampisti 6 attaccanti:
Divisione ottimale sul totale di 600 calciatori in serie A:
72 Portieri
192 Difensori
192 centrocampisti
144 attaccanti (di cui 48, un terzo, per i motivi spiegati sopra, potrebbero essere trequartisti o ali difensive)

Seconda fase
Analisi Rose serie A:
1)come giocano i 20 allenatori? i moduli da parametrare sono tre 442 352 433
1) come sono composte le singole rose delle squadre? (ogni squadra ha due giocatori per ruolo)

terza fase
INCROCIOARE i dati di posizione in campo e l'analisi delle rose serie A.

quarta fase
applicazione correttivi. Come? Facendo una SCELTA che tenga conto di:
1) le caratteristiche peculiari del calciatore (se Delvecchio o Mandzukic o Chiesa fanno i centrocampisti non ci interessa), attaccanti sono e attaccanti saranno sempre.
2) uniformare i ruoli dei calciatori che, all'interno della medesima squadra, svolgono la stessa funzione e distinguere quelli che svolgono funzioni diverse (esempi: esterni Atalanta tutti difensori, se Zappacosta fa 4 o 5 gol non significa che è centrocampista, semplicemente è più bravo a tirare in porta, più intelligente, più esperto. Stesso discorso Inter, dove sono tutti centrocampisti. Roma? I suoi esterni non hanno caratteristiche difensive come l'Atalanta (343 di Gasperini che utilizza anche i trequartisti) ma nemmeno offensive come l'inter (che non ha i trequartisti e dunque "i quinti" giocano avanti). Infatti la Roma ha due esterni-centrocampisti che sanno attaccare (Spina e El Shaarawy) e due più conservativi (Kristensen e Zalewski). Thauvin? E' il vice-Deulofeu, quindi anche lui attaccante. Stesso discorso per le "ali" difensive e offensive: Selemaekers, senza dubbi, nel Milan come nel Bologna, è un'ala perché ovviamente ha caratteristiche diverse rispetto a Orsolini.

Concludendo, il mio pensiero è che facendo un lavoro analitico sulla effettiva composizione delle rose di serie A si possano ottenere risultati migliori: il lavoro di analisi sulle 20 squadre può sembrare lungo ma in realtà si potrebbe fare in poche ore. Può spaventare e sembrare arbitrario, credo invece sia molto più semplice di quello che sembra. Alla fine di questo lavoro, fatto su caratteristiche specifiche e funzione svolta in campo, i calciatori su cui ci sarebbero dubbi sarebbero molto pochi. Probabilmente, i dubbi riguarderebbero i problemi di "adattamento" alla serie A dei nuovi calciatori che vengono da serie minori o da campionati esteri o i giovanissimi da campionati primavera.

Quali risultati numerici otterremmo alla fine del lavoro? Non lo sappiamo con certezza. Quello che è consigliabile è non forzare la realtà piegandola alla necessità dei numeri. Solanto In teoria ci servono 192 difensori 192 centrocampisti e 144 attaccanti. in una lega da 8 ci servono invece 64 difensori 64 centrocampisti e 48 attaccanti. Si tratta di terzo del totale! Se anche i numeri non fossero perfetti non sarebbe un problema per il mercato, perché resterebbero comunque a disposizione un buon numero di calciatori in ogni reparto.
Klas
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Re: Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

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Ciao Klas, ti ringrazio molto per la risposta. Avevo già letto il post con la spiegazione nell'altra area del forum. E sono assolutamente d'accordo con te, perché mi rendo conto che il principale problema è quello di equilibrare il numero dei calciatori nei reparti.
Premesso che un metodo infallibile non esiste, affidarsi alla VERITA' dei numeri è rischioso, perché annulla la nostra capacità di comprendere, contestualizzare, analizzare e, per fortuna o purtroppo, scegliere.

Vero, ma annulla anche la possibilità di contestare. Se io applico un criterio basato su fatti oggettivi, tu devi semplicemente decidere se quel criterio ti piace o non ti piace. E se non ti piace ovviamente sei liberissimo di scegliere una fonte diversa per l'attribuzione dei ruoli o ideare un altro criterio nuovo di zecca che ti piaccia di più (e nel caso comunicarcelo, perché potrebbe piacere di più anche a noi :D ), ma non potrai mai dire che "Tizio in quel determinato ruolo è un errore", perché frutto dell'applicazione di un criterio che tu hai accettato in partenza.

Detto ciò, è ovviamente necessario affidarsi ad un metodo scientifico per gestire una discreta quantità di dati, ma questo dovrebbe essere solo il primo passo per costruire una base su cui lavorare, le fondamenta su cui far poggiare tutto. Peraltro, lo dico per inciso, anche i numeri non possono oggettivi al 100%. Infatti come è possibile stabilire con certezza la posizione effettivamente occupata in campo da un calciatore? Di certo non vedendo le formazioni sui giornali o internet, perché esse semplificano dinamiche calcistiche molto più complesse.

Lo so, ma le formazioni su giornali e internet hanno quantomeno il pregio di essere facilmente reperibili. E non solo per la Serie A, ma per TUTTI i campionati. Tieni conto che noi abbiamo bisogno di fonti sempre aggiornate e immediatamente disponibili, perché non ci sono solo i Chiesa della situazione, sui quali puoi fare un ragionamento approfondito con tutto il tempo a disposizione, ci sono anche giocatori arrivati in Serie A alle 19.30 del 1° settembre ai quali il ruolo lo devi attribuire immediatamente. Lo stesso dicasi per quelli che arrivano a gennaio. Per cui la teoria è una cosa, la pratica richiede anche la necessità di scendere un po' a compromessi.

Faccio tre esempi clamorosi. 1) circa venti anni fa, Ciccio Totti fu considerato centrocampista (in un lampo di follia a mio modesto parere) perché? Perché la Roma di Capello giocava (secondo le formazioni che si leggevano sui giornali, che ora e sempre sono fatte in modalità subbuteo) con un 3412, come se la Roma dovesse giocare con Totti dietro Batistuta e Delvecchio. Nella realtà, ovviamente, DelVecchio che faceva il centrocampista molto di più di Totti. Ovviamente, beninteso, nessuno poteva mettere in discussione che Delvecchio, pur con le sue caratteristiche peculiari, fosse un attaccante.

Assolutamente vero, lo ricordo bene. Il fatto è che allora non ci si era ancora piegati all'esigenza di equilibrare le risorse tra i vari reparti e si tendeva a far prevalere il principio secondo cui TUTTI gli esterni del 3-5-2 erano difensori (ereditato da un'epoca precedente in cui non ci si vergognava ancora di chiamare quel modulo 5-3-2...) e TUTTI i trequartisti erano centrocampisti. E per evitare rogne, anche per via della scarsità di informazioni approfondite reperibili all'epoca, si tendeva a fare di tutta l'erba un fascio, anche a costo di partorire degli obbrobri, a volte.

2) Zeman, avanguardista, superoffensivo e integralista del 433. Come a Foggia, così a Roma, per diversi anni, nel tridente accanto a Signori e Baiano (poi Casiraghi nella Lazio) giocava Rambaudi che era considerato giustamente centrocampista. Non a caso, mentre Signori ne faceva 25, lui 3 o 4 gol. Oggi sarebbe attaccante?

Probabilmente sì, ma l'analisi delle posizioni occupate nel triennio tende a correggere la maggior parte di queste anomalie. Perché è raro che in 3 anni un giocatore giochi sempre nella stessa squadra, con lo stesso allenatore, nello stesso modulo e nella stessa posizione. Se uno ha CARATTERISTICHE da centrocampista, prima o poi qualche partita a centrocampo la gioca (magari nella sua nazionale, dove l'allenatore è sicuramente diverso). E a noi basta che ne giochi il 10%, non tutte o più della metà, perché il criterio lo individui come centrocampista per il gioco. Non so se sarebbe stato il caso di Rambaudi (che per inciso in C2, a Pavia, dove l'ho visto giocare spesso, faceva la prima punta!), ma di molti altri suoi omologhi sì.

3) il tridente della Juve di Allegri: Dybala Higuain e Mandzukic. Come tutti sanno, Mandzukic era il centrocampista aggiunto, ma (giustamente!) come Delvecchio era attaccante, perché quello è. Che facciamo, mettiamo Mandzukic centrocampista o trequartista?

E infatti è sempre rimasto attaccante. Se un attaccante gioca da trequartista (in questo caso esterno nel 4-2-3-1) non diventa centrocampista. Lo diventa solo se, AL NETTO DELLE PARTITE GIOCATE DA PUNTA, ha giocato almeno il 10% delle sue partite nel triennio a centrocampo. E per centrocampo si intende regista, mezzala, esterno a tutta fascia o del 4-4-2. Mandzukic lì non ci ha mai giocato e, se anche lo avesse fatto sporadicamente, sottraendo le partite giocate da prima o seconda punta nel triennio (magari nella nazionale croata o in precedenza al Bayern o all'Atletico Madrid, se nella Juve non ce ne fossero state), non avrebbe comunque mai raggiunto il 10% richiesto. Ecco perché il criterio tendenzialmente funziona.

Morale della favola: ogni squadra, anche la più offensiva (è sempre stato così e sarà sempre così) deve trovare un proprio EQUILIBRIO in rapporto alle CARATTERISTICHE SPECIFICHE dei propri calciatori. Questo dato, fondamentale, non si potrà mai vedere sulle formazioni che utilizzano giornali e internet per riassumere i MODULI in campo. I moduli in campo sono semplicistici e indicativi. Per valutare la EFFETTIVA posizione in campo di un calciatore si dovrebbero utilizzare grafici di "match analysis" dove è possibile vedere la posizione occupata dal calciatore, fornito di gps. Ma anche se per ipotesi utilizzassimo questi dati, probabilmente avremmo dati disomogenei e non risolveremmo il problema perché a noi interessa equiparare il numero dei calciatori ai reparti.

Veniamo al dunque:
OBIETTIVO: equilibrare il numero dei calciatori nei reparti

Prima fase - metodo scientifico
Metodo: raccolta dati sulla posizione in campo (cosa vuol dire effettiva?)
Numero calciatori totali in serie A = 600
Composizione ruoli in rosa: 3 portieri 8 difensori 8 centrocampisti 6 attaccanti:
Divisione ottimale sul totale di 600 calciatori in serie A:
72 Portieri
192 Difensori
192 centrocampisti
144 attaccanti (di cui 48, un terzo, per i motivi spiegati sopra, potrebbero essere trequartisti o ali difensive)

No, non funziona così. Noi non parametriamo il NUMERO DI GIOCATORI DISPONIBILI alla composizione delle rose, ma il NUMERO DI PRESENZE CON VOTO. Perché alla fine quelle contano. Ma ovviamente non si possono sapere prima. E allora che si fa? Si analizzano i dati storici e si vede se nelle stagioni precedenti, con il metodo adottato, si è raggiunto un equilibrio o se si è palesata una nuova tendenza che è andata a determinare in più stagioni successive (perché una sola può anche rappresentare un'anomalia isolata) una sperequazione di risorse disponibili nei vari reparti. E in quest'ultimo caso si interviene correggendo il criterio.

Seconda fase
Analisi Rose serie A:
1)come giocano i 20 allenatori? i moduli da parametrare sono tre 442 352 433

In che senso "moduli da parametrare"? E il 3-4-2-1? E il 3-4-1-2? E il 4-2-3-1? Forse non ho capito io.

1) come sono composte le singole rose delle squadre? (ogni squadra ha due giocatori per ruolo)

E chi l'ha detto? Ma soprattutto, come sono composte le singole rose delle squadre A FINE LUGLIO, quando vengono stabiliti i ruoli che poi devono valere per l'intera stagione? E se un giocatore si trasferisce in agosto? E se cambia posizione perché il suo club compra qualcun altro nel suo ruolo? E se salta l'allenatore? E se l'allenatore, dopo due sconfitte, cambia modulo? Ecc.

terza fase
INCROCIOARE i dati di posizione in campo e l'analisi delle rose serie A.

quarta fase
applicazione correttivi. Come? Facendo una SCELTA che tenga conto di:
1) le caratteristiche peculiari del calciatore (se Delvecchio o Mandzukic o Chiesa fanno i centrocampisti non ci interessa), attaccanti sono e attaccanti saranno sempre.

E chi lo stabilisce? Quindi Zambrotta, che ad inizio carriera faceva la punta a Bari e poi è stato arretrato sarebbe dovuto rimanere attaccante a vita? Su due piedi mi viene quell'esempio, ma sicuramente ce ne sono tanti altri anche più calzanti. Il fatto è che noi perferiamo non stabilire arbitrariamente quali siano le caratteristiche dei giocatori. Preferiamo lasciarlo decidere al campo. Ossia ad allenatori veri sicuramente molto più preparati di noi. Se un allenatore impiega un giocatore in un determinato ruolo, significa che LUI, non io, te o un qualunque appassionato di fantacalcio, ritiene che ci possa giocare. E se il giocatore raggiunge quel famoso 10% vuol dire che non si è trattato solo di un esperimento casuale, dettato dalle circostanze e subito abortito.

Tu paragoni Delvecchio, Mandzukic e Chiesa come se fossero uguali, ma non lo sono. Chiesa negli ultimi 3 anni ha giocato 21 PARTITE (non giusto un paio per caso) addirittura da esterno a tutta fascia. E altre 24 le ha giocate da centrocampista esterno nel 4-4-2, per un totale di 45 PARTITE giocate a centrocampo nel triennio. Da punta ne ha fatte solo 9. E, pur condividendo il tuo ragionamento sul fatto di non dover prendere per oro colato le formazioni statiche dei giornali, mi risulta difficile pensare che nelle 21 partite giocate da "quinto" Chiesa in realtà facesse l'attaccante... In altre parole, che Chiesa sia un attaccante lo hai deciso tu. Pirlo e lo stesso Allegri nei tre anni precedenti evidentemente non la pensavano così. Adesso Allegri ha cambiato idea? Benissimo: se dura, vorrà dire che Chiesa l'anno prossimo tornerà attaccante. Ma col senno di poi son bravi tutti...


2) uniformare i ruoli dei calciatori che, all'interno della medesima squadra, svolgono la stessa funzione e distinguere quelli che svolgono funzioni diverse (esempi: esterni Atalanta tutti difensori, se Zappacosta fa 4 o 5 gol non significa che è centrocampista, semplicemente è più bravo a tirare in porta, più intelligente, più esperto.

Scusa, quando mai noi ci siamo basati sul numero di gol per determinare il ruolo di un giocatore? :roll: Zappacosta è centrocampista perché negli ultimi 3 anni ha giocato solo 6 partite da difensore, a fronte di 73 da esterno a tutta fascia e una da mezzala. 6 - 1 = 5 e 5 / 80 = 6,25% < 10%. Per quello, e nient'altro, gli è stato cambiato il ruolo. I suoi omologhi nell'Atalanta invece quella soglia la superano e quindi sono rimasti in difesa. Che poi segnino un gol, 5, 10 o 50 non conta nulla.

Stesso discorso Inter, dove sono tutti centrocampisti. Roma? I suoi esterni non hanno caratteristiche difensive come l'Atalanta (343 di Gasperini che utilizza anche i trequartisti) ma nemmeno offensive come l'inter (che non ha i trequartisti e dunque "i quinti" giocano avanti). Infatti la Roma ha due esterni-centrocampisti che sanno attaccare (Spina e El Shaarawy) e due più conservativi (Kristensen e Zalewski). Thauvin? E' il vice-Deulofeu, quindi anche lui attaccante. Stesso discorso per le "ali" difensive e offensive: Selemaekers, senza dubbi, nel Milan come nel Bologna, è un'ala perché ovviamente ha caratteristiche diverse rispetto a Orsolini.

Ma tu ti basi su considerazioni a bocce ferme, che riflettono la situazione ATTUALE. Le posizioni dei giocatori non variano solo nello spazio, come evidenzi correttamente tu, ma anche NEL TEMPO. Ammesso che sia vero quanto tu sostieni (e non nego che possa essere vero OGGI), quali garanzie avevamo in tal senso a fine luglio? E soprattutto, quali garanzie abbiamo sul fatto che non cambi nulla da qui a fine stagione? Se c'è una materia volubile, in cui quel che è vero oggi diventa carta straccia domani, è proprio il calcio.

Ti faccio un esempio, tra mille che se ne potrebbero fare: Dimarco nell'Inter al momento è un esterno sinistro a tutta fascia, ma cosa succede se esplode Carlos Augusto, al punto che Inzaghi (o chi dovesse prenderne il posto, qualora l'Inter perdesse 4-5 partite di fila, perché nel calcio succede anche quello...) non potesse lasciarlo fuori, e magari nel frattempo si infortunasse Bastoni? E' così assurdo pensare che in quel caso Dimarco potrebbe tornare a fare il braccetto di sinistra, come negli ultimi 3 anni è già successo ben 27 VOLTE?

Zalewski è talmente conservativo che nella Primavera della Roma faceva il trequartista, mentre Spinazzola, quello che "sa attaccare", in nazionale fa stabilmente l'esterno basso. ;)

Anche Thauvin "vice-Deulofeu" l'hai deciso tu. E anche se lo avesse dichiarato Sottil, lo sapevi già a luglio? Eri già certo che Thauvin sarebbe rimasto all'Udinese? Puoi garantirmi che Sottil non cambierà mai idea? Puoi garantirmi che Sottil non sarà esonerato tra una settimana o un mese? Io so solo che, nelle formazioni statiche (perché purtroppo le match-analysis del campionato messicano si fa un po' fatica a reperirle... :D ), Thauvin negli ultimi 3 anni ha giocato 74 partite da titolare, di cui 8 da mezzala, 18 da centrocampista esterno, 38 da trequartista o ala e 10 da punta. Sottraendo quelle 10 dalle 26 giocate a centrocampo si ottiene 16. E 16 su 74 sono il 21,6%. Quindi centrocampista. Poi ADESSO lo so anch'io che probabilmente non giocherà lì quest'anno, ma quando torna Deulofeu tu ti senti di escludere categoricamente che Thauvin possa arretrare la sua posizione? E soprattutto ti saresti sentito di escluderlo a luglio, quando Samardzic era praticamente dell'Inter e quindi magari una mezzala di qualità sarebbe servita a Sottil? Ipotizzare che l'Udinese, trovandosi in difficoltà, possa virare verso un 4-4-2 schierando Thauvin da centrocampsta esterno è proprio così fuori dal mondo? Non dico che succederà, dico solo che quello che succederà noi, semplicemente, NON LO SAPPIAMO. Per cui, se devo scegliere tra l'analisi delle rose e uno spaccato, per quanto statico, di quello che ogni singolo giocatore ha DAVVERO fatto nel recente passato, io scelgo senza ombra di dubbio la seconda strada.


Concludendo, il mio pensiero è che facendo un lavoro analitico sulla effettiva composizione delle rose di serie A si possano ottenere risultati migliori: il lavoro di analisi sulle 20 squadre può sembrare lungo ma in realtà si potrebbe fare in poche ore. Può spaventare e sembrare arbitrario, credo invece sia molto più semplice di quello che sembra. Alla fine di questo lavoro, fatto su caratteristiche specifiche e funzione svolta in campo, i calciatori su cui ci sarebbero dubbi sarebbero molto pochi. Probabilmente, i dubbi riguarderebbero i problemi di "adattamento" alla serie A dei nuovi calciatori che vengono da serie minori o da campionati esteri o i giovanissimi da campionati primavera.

Mi spiace, ma non sono d'accordo. Già per stabilire i ruoli così come facciamo adesso serve almeno una settimana, pensare che un'analisi come quella che proponi tu, anche ammesso che si possa considerare valida concettualmente, porti via giusto poche ore, francamente, mi sembra utopia.

Quali risultati numerici otterremmo alla fine del lavoro? Non lo sappiamo con certezza. Quello che è consigliabile è non forzare la realtà piegandola alla necessità dei numeri. Solanto In teoria ci servono 192 difensori 192 centrocampisti e 144 attaccanti. in una lega da 8 ci servono invece 64 difensori 64 centrocampisti e 48 attaccanti. Si tratta di terzo del totale! Se anche i numeri non fossero perfetti non sarebbe un problema per il mercato, perché resterebbero comunque a disposizione un buon numero di calciatori in ogni reparto.

Insomma... Dipende da quanto risulterebbe ampio lo squilibrio (e non lo puoi sapere prima). Il rischio di avere reparti in cui trovi disponibile qualunque ben di Dio al mercato libero e altri in cui non trovi un titolare nemmeno a pagarlo come i sauditi non sarebbe così trascurabile, secondo me.

Inoltre, tieni conto di un'altra cosa. Le rose delle squadre di Serie A non hanno una composizione fissa come quelle del Fantacalcio. Ragionando per assurdo, le 20 squadre di Serie A potrebbero anche, poniamo, riempirsi di difensori e centrocampisti e avere tutte pochissimi attaccanti. Ma noi dovremmo comunque avere 64 difensori, 64 centrocampisti e 48 attaccanti. E allora cosa potremmo fare se non avanzare in attacco i centrocampisti più offensivi per ricreare un minimo di omogeneità nelle nostre rose? "Ehi, ma quello non è un attaccante!". Ho capito, ma io ho bisogno che lo sia, altrimenti mi sballa il gioco. Vorrà dire che il concetto di attaccante per il Fantacalcio sarà giocoforza un po' diverso dal concetto di attaccante nella realtà (e lo stesso varrebbe anche per gli altri reparti, naturalmente). O lo si accetta in partenza o altrimenti bisognerebbe decidere la composizione delle rose fantacalcistiche di anno in anno in base alle disponibilità, oppure lasciarle libere (25 giocatori, quanti prenderne per ruolo lo decidi tu). Allora sì avrebbe senso decidere i ruoli prescindendo dall'equilibrio delle risorse, ma se si mantiene la composizione fissa non si può fare.
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liverpool
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Re: Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

Messaggio da liverpool »

Klas, ti assicuro che mi sono ben chiari quali sono le problematiche del calcio e del fantacalcio, problematiche passate presenti e future.
Grazie per avermi risposto punto per punto, ma resta oscuro il punto fondamentale:
Quali sono le FONTI che stabiliscono la effettiva posizione in campo di un calciatore? Sono dati di match analysis raccolti con un GPS sulla schiena dei calciatori? Oppure sono le formazioni dei giornali? Nel primo caso, ok. Nel secondo caso, come ho argomentato con vari esempi, i dati non solo non sono attendibili, ma anche rischiano di essere fuorvianti rispetto alla FUNZIONE che svolge il calciatore in campo. Insomma chi stabilisce se un calciatore gioca a tutta fascia? Quanti calciatori in serie A fanno tutta la fascia? Diciamo i primi due che mi vengono in mente: Theo, e Di Lorenzo. Sono due terzini, difensori, che giocano entrambi nel 433.
Volendo essere ancora più drastici, il problema dei dati ci interessa fino ad un certo punto. Quello che ci interessa è come giocano, nella REALTA', le squadre della serie A. Questo è il lavoro vero da fare, che, di sicuro, si può fare in poche ore. Quello che è davvero importante è analizzare come i direttori sportivi si muovono per consegnare agli allenatori i 22 calciatori (2 per ogni ruolo). Perché, su questo siamo d'accordo, quello che conta sono i calciatori che prendono il voto.
E' difficile da fare il 2 agosto con il mercato aperto? Forse, ma non è affatto impossibile.

Ti faccio un esempio di una analisi teorica molto veloce (teorica ma molto concreta) sui ruoli:

343 Atalanta, Monza Torino Verona: 6 difensori, 4 centrocampisti centrali, 4 esterni e 6 attacanti (di cui due trequartisti)
433 Bologna, Empoli, Fiorentina, Frosinone, Genoa, Lazio, Lecce, Milan, Napoli, Sassuolo: 8 difensori 6 centrocampisti e 6 attaccanti (di cui 2 trequartisti)
442 Cagliari: 8 difensori, 8 centrocampisti e 4 attaccanti)
352 offensivo: Inter 6 difensori, 10 centrocampisti, 4 attaccanti
352 difensivo Juventus, Roma, Salernitana, Udinese: 6 difensori, 6 centrocampisti centrali, due esterni offensivi e due esterni difensivi, 4 punte

NOTA: nei trequartisti ho inserito, per comodità, sia gli attaccanti con doti da regista, sia le ali difensive.

Come vedi, in questa rapida analisi che ho ti ho fatto in pochi minuti ho utilizzato il metodo dei moduli, visto che non possiamo utilizzare i dati di match analysis con il GPS né possiamo parlare con gli allenatori. Questi dati presentano DUE VANTAGGI FONDAMENTALI:
1) si basano sulla REALE composizione delle rose della serie A
2) si possono utilizzare anche a fine luglio o nei primi giorni di agosto, perché gli allenatori vengono scelti a GIUGNO.

Che cosa emerge da questi dati?
1) quanti SICURI difensori, centrocampisti e attaccanti abbiamo in totale? Credo più che a sufficienza per il fantacalcio... :D
2) Bisogna decidere il ruolo di 16 esterni di centrocampo (quelli del 343)
3) Bisogna decidere il ruolo di 20 trequartisti (quelli del 433)
4) Bisogna decidere il ruolo di altri 16 esterni di centrocampo (quelli del 352 difensivo)


In totale sono 52 calciatori. 26 sono i titolari e 26 sono le rispettive riserve.
Di questi 52, ipotizziamo almeno i due terzi, saranno già nelle rose a fine luglio.
Secondo me, in poco tempo, è possibile assegnare i 52 ruoli in questione, ovviamente tenendo conto della esigenza fondamentale di equilibrare i reparti. L'equilibrio si ottiene in modo naturale, concreto e analitico. Esempio: i 4 esterni centrocampisti dell'Inter compensano i 4 esterni difensori dell'Atalanta. Nelle altre squadre la compensazione è già nelle rose. in altri casi bisogna SCEGLIERE chi lasciare in difesa e spostare a centrocampo o viceversa, tenendo conto delle CARATTERISTICHE dei singoli calciatori.
E non si può fare questo lavoro in poco tempo??? (di sicuro in molto meno di un settimana) Perché i trequartisti saranno quasi tutti spostati in attacco per esigenze numeriche, e gli esterni necessitano di una brevissima analisi delle caratteristiche tecniche.

NOTA BENE: questo metodo non ha la presunzione di essere perfetto. Nessun metodo è perfetto. Ma avrebbe sicuramente il pregio di basarsi sul calcio reale, ricercando uniformità e coerenza rispetto ai calciatori che svolgono la stessa FUNZIONE all'interno della medesima squadra. In altre parole, ciò che è davvero importante è una SCELTA analitica e critica ATTUALE, non con dati di tre anni fa che, nel calcio vero, rischiano di essere un'era geologica.
Klas
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Re: Chiesa centrocampista? - Metodo di definizione dei ruoli

Messaggio da Klas »

liverpool ha scritto: 08 set 2023, 19:41 Klas, ti assicuro che mi sono ben chiari quali sono le problematiche del calcio e del fantacalcio, problematiche passate presenti e future.
Grazie per avermi risposto punto per punto, ma resta oscuro il punto fondamentale:
Quali sono le FONTI che stabiliscono la effettiva posizione in campo di un calciatore? Sono dati di match analysis raccolti con un GPS sulla schiena dei calciatori? Oppure sono le formazioni dei giornali? Nel primo caso, ok. Nel secondo caso, come ho argomentato con vari esempi, i dati non solo non sono attendibili, ma anche rischiano di essere fuorvianti rispetto alla FUNZIONE che svolge il calciatore in campo. Insomma chi stabilisce se un calciatore gioca a tutta fascia? Quanti calciatori in serie A fanno tutta la fascia? Diciamo i primi due che mi vengono in mente: Theo, e Di Lorenzo. Sono due terzini, difensori, che giocano entrambi nel 433.
Volendo essere ancora più drastici, il problema dei dati ci interessa fino ad un certo punto. Quello che ci interessa è come giocano, nella REALTA', le squadre della serie A. Questo è il lavoro vero da fare, che, di sicuro, si può fare in poche ore. Quello che è davvero importante è analizzare come i direttori sportivi si muovono per consegnare agli allenatori i 22 calciatori (2 per ogni ruolo). Perché, su questo siamo d'accordo, quello che conta sono i calciatori che prendono il voto.
E' difficile da fare il 2 agosto con il mercato aperto? Forse, ma non è affatto impossibile.

Ti faccio un esempio di una analisi teorica molto veloce (teorica ma molto concreta) sui ruoli:

343 Atalanta, Monza Torino Verona: 6 difensori, 4 centrocampisti centrali, 4 esterni e 6 attacanti (di cui due trequartisti)
433 Bologna, Empoli, Fiorentina, Frosinone, Genoa, Lazio, Lecce, Milan, Napoli, Sassuolo: 8 difensori 6 centrocampisti e 6 attaccanti (di cui 2 trequartisti)
442 Cagliari: 8 difensori, 8 centrocampisti e 4 attaccanti)
352 offensivo: Inter 6 difensori, 10 centrocampisti, 4 attaccanti
352 difensivo Juventus, Roma, Salernitana, Udinese: 6 difensori, 6 centrocampisti centrali, due esterni offensivi e due esterni difensivi, 4 punte

NOTA: nei trequartisti ho inserito, per comodità, sia gli attaccanti con doti da regista, sia le ali difensive.

Come vedi, in questa rapida analisi che ho ti ho fatto in pochi minuti ho utilizzato il metodo dei moduli, visto che non possiamo utilizzare i dati di match analysis con il GPS né possiamo parlare con gli allenatori. Questi dati presentano DUE VANTAGGI FONDAMENTALI:
1) si basano sulla REALE composizione delle rose della serie A
2) si possono utilizzare anche a fine luglio o nei primi giorni di agosto, perché gli allenatori vengono scelti a GIUGNO.

Che cosa emerge da questi dati?
1) quanti SICURI difensori, centrocampisti e attaccanti abbiamo in totale? Credo più che a sufficienza per il fantacalcio... :D
2) Bisogna decidere il ruolo di 16 esterni di centrocampo (quelli del 343)
3) Bisogna decidere il ruolo di 20 trequartisti (quelli del 433)
4) Bisogna decidere il ruolo di altri 16 esterni di centrocampo (quelli del 352 difensivo)


In totale sono 52 calciatori. 26 sono i titolari e 26 sono le rispettive riserve.
Di questi 52, ipotizziamo almeno i due terzi, saranno già nelle rose a fine luglio.
Secondo me, in poco tempo, è possibile assegnare i 52 ruoli in questione, ovviamente tenendo conto della esigenza fondamentale di equilibrare i reparti. L'equilibrio si ottiene in modo naturale, concreto e analitico. Esempio: i 4 esterni centrocampisti dell'Inter compensano i 4 esterni difensori dell'Atalanta. Nelle altre squadre la compensazione è già nelle rose. in altri casi bisogna SCEGLIERE chi lasciare in difesa e spostare a centrocampo o viceversa, tenendo conto delle CARATTERISTICHE dei singoli calciatori.
E non si può fare questo lavoro in poco tempo??? (di sicuro in molto meno di un settimana) Perché i trequartisti saranno quasi tutti spostati in attacco per esigenze numeriche, e gli esterni necessitano di una brevissima analisi delle caratteristiche tecniche.

NOTA BENE: questo metodo non ha la presunzione di essere perfetto. Nessun metodo è perfetto. Ma avrebbe sicuramente il pregio di basarsi sul calcio reale, ricercando uniformità e coerenza rispetto ai calciatori che svolgono la stessa FUNZIONE all'interno della medesima squadra. In altre parole, ciò che è davvero importante è una SCELTA analitica e critica ATTUALE, non con dati di tre anni fa che, nel calcio vero, rischiano di essere un'era geologica.
Le fonti sono giornali e siti internet. Lo so che offrono una visione solo parziale ma sono anche le uniche accessibili facilmente, gratuitamente e in tempi rapidi. E comunque qui il problema non è tanto stabilire chi, tra due giocatori che occupano lo stesso ruolo "statico", lo interpreti in modo più offensivo o difensivo, ma individuare il ruolo di giocatori che ne possono occupare diversi, di partita in partita, di mese in mese, di anno in anno. Ti facevo l'esempio di Dimarco: se lo metti a fare l'esterno a tutta fascia è tra i più offensivi, ma se mi gioca anche 27 partite in 3 anni da difensore centrale io non posso ignorarle...

"Quello che ci interessa è come giocano, nella REALTA', le squadre della serie A"... NON LO SAPPIAMO come giocano le squadre della Serie A. Perché non si tratta di una cosa immutabile. Possiamo sapere come hanno giocato domenica scorsa, non come giocheranno domenica prossima, figuriamoci tra un mese, due o cinque. E figuriamoci se possiamo saperlo a luglio...

Il Bologna l'anno scorso ha iniziato con il 3-5-2, poi hanno esonerato Mihajlovic dopo 5 giornate, è arrivato Thiago Motta e da allora hanno sempre fatto il 4-2-3-1 o il 4-3-3.

La Cremonese l'anno scorso, tra Alvini e Ballardini, ha alternato in stagione 11 (diconsi UNDICI) moduli diversi.

L'Empoli l'anno scorso ha giocato con un trequartista e due punte, con due trequartisti e una punta, con tre punte e con tre trequartisti dietro a una punta.

La Juventus l'anno scorso ha giocato con la difesa a 4 per le prime 9 partite (4-4-2, 4-4-1-1, 4-2-3-1, 4-3-3), eccezion fatta per il 3-5-2 con la Salernitana alla 6ª, poi, dalla 10ª, ha iniziato a giocare stabilmente a 3 dietro, anche qui in vari moduli diversi.

Il Milan l'anno scorso ha giocato 9 partite con la difesa a 3.

Il Monza l'anno scorso, partito col 3-5-2 fisso con Stroppa, dall'arrivo di Palladino ha giocato stabilmente con due trequartisti dietro a una sola punta. Stessa cosa per la Salernitana quando Sousa è subentrato a Nicola.

La Roma l'anno scorso ha giocato 26 partite con una sola punta, 11 con due e una con 3 punte.

La Sampdoria l'anno scorso è partita con la difesa a 4 fissa con Giampaolo, poi è arrivato Stankovic e dopo poche partite è passato definitivamente alla difesa a 3. Esattamente il contrario di quanto accaduto allo Spezia quando Semplici ha preso il posto di Gotti.

Vogliamo parlare di due anni fa? Pronti. Mihajlovic parte con la difesa a 4 e dopo 6 partite passa stabilmente a 3; il Cagliari cambia due allenatori e alterna difese a 3 o a 4 per tutta la stagione; il Genoa parte cambiando 9 (NOVE!!!) moduli diversi nelle prime 12 giornate con Ballardini, poi arriva Shevchenko e gioca sempre 3-5-2, poi subentra Blessin e torna stabilmente alla difesa a 4; Allegri gioca con 8 moduli diversi; Spalletti gioca un po' 4-3-3 e un po' 4-2-3-1, come Dionisi al Sassuolo; Mourinho gioca le prime 11 partite con la difesa a 4 e quasi tutte le altre con la difesa a 3; la Salernitana, tra Castori, Colantuono e Nicola, alterna moduli tutto l'anno, con difese a 3, a 4 o a 5; la Sampdoria, tra D'Aversa e Giampaolo, gioca sempre con la difesa a 4, ma è praticamente l'unica cosa che non cambia di partita in partita; Thiago Motta allo Spezia una ne fa e cento ne pensa (9 moduli diversi e giocatori schierati ovunque)... Direi che può bastare.

E tu vorresti stabilire a fine luglio come "giocheranno nella realtà" le squadre della Serie A?

Vero che gli allenatori vengono scelti a giugno... salvo però venire poi sostituiti spesso e volentieri a stagione in corso. Nella scorsa stagione 7 squadre hanno cambiato allenatore (e una, il Verona, l'ha cambiato due volte). E sono state ancora poche, rispetto ai nostri standard. Ma come vedi anche allenatori che rimangono tutto l'anno al loro posto spesso cambiano drasticamente sistema di gioco in corso d'opera.

Dici che tre anni sono un'era geologica. Io non direi. Di più sì, di meno si rischierebbe di far fare il tergicristallo a troppi giocatori da un anno all'altro, ma tre anni secondo me rappresentano l'arco temporale ideale per individuare le caratteristiche dei giocatori, almeno secondo il nostro sistema. Poi, chiaro, con un altro sistema il discorso cambierebbe. E comunque la valutazione triennale vale solo per i giocatori nuovi e per gli "ibridi" (trequartisti/ali e "quinti" di centrocampo), se un giocatore gioca tutto l'anno in un ruolo fisso diverso dal suo si cambia subito, a prescindere da dove abbia giocato nei due anni precedenti.

Ma alla base c'è proprio un discorso filosofico. Tu preferiresti valutazioni arbitrarie, noi preferiamo evitarle. E se per farlo, non avendo a disposizione le match-analysis, dobbiamo "accontentarci" di giornali e siti internet, pazienza. Non dimenticare che tutta questa discussione nasce dal ruolo di Chiesa: uno che sarebbe stato centrocampista anche e soprattutto utilizzando le match-analysis, considerando dove ha giocato negli ultimi anni...
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